Rum Shop

 

Un viaggio a Barbados

Come in quasi tutte le isole delle Antille anche a Barbados c’è una birra di buona qualità, la Banks. Ma il rum, quello è una vera e propria istituzione. La distilleria Mount Gay, con i suoi trecento anni di storia alle spalle, produce alcune tra le etichette più popolari di rum bianco e rum ambrato, oltre alla raffinata e ultra premiata versione extra old.

ackee tree bar Boarded Hall Barbados

Ackee tree bar – Boarded Hall – Barbados | Foto di P.L. Paolini

“Personalmente, io preferisco l’Old Brigand”, ci confida il proprietario dell‘Ackee Tree Bar, un cubo di assi di legno e un tetto ondulato dipinto di azzurro e giallo canarino. All’esterno un grande albero di ackee, in piedi come una sentinella sul ciglio della strada che da Richmond scende a Belleplaine, diffonde l’ombra del suo grande ombrello di foglie. All’interno è come un emporio alimentare d’altri tempi, con gli scaffali dove c’è un po’ di tutto. Le bottiglie di rum, invece, sono messe ordinatamente in fila sulle mensole della parete di fondo.

Ackee tree bar - Boarded Hall - Barbados

Ackee tree bar – Boarded Hall – Barbados | Foto di P.L. Paolini

L’Ackee Tree Bar non è uno spaccio e nemmeno una drogheria, è un rum shop. E di locali come questo ce ne saranno almeno altri mille su tutta l’isola. Nel rum shop si svolge una parte importante della vita di Barbados: si viene per bere, per giocare a domino, per guardare le partite di cricket, per parlare di sport, di politica, del vicino che è morto o di quello che ha appena avuto un figlio.

Ci adeguiamo al quadretto con una fiaschetta del rum che ci è stato consigliato. All‘Ackee Tree Bar, come nella maggior parte dei veri rum shop di Barbados, non si servono bibite sfuse e nemmeno rum punch, la bomba sciropposa e colorata che piace tanto ai turisti. Qui fai tutto da solo: ti compri la bottiglia di rum e, volendo, l’analcolico per diluirla, soda ad esempio, oppure succo di frutta, coca cola, sprite. Il locale ti fornisce un bicchiere di plastica, una ciotola di ghiaccio e il lime. Quello che non arrivi a bere te lo porti via.

Dopo il secondo bicchiere la conversazione prende toni familiari. Si unisce un altro avventore e spunta, come per magia, un profumato brodetto di pesce salato. Assaggia. E’ accompagnato da una polentina dolce fatta con il frutto dell’albero del pane. Il piatto è squisito, ed è stata una piacevole sorpresa vederselo offrire, quasi fossimo vecchi amici. Com’è la vita a Barbados?

Ackee tree (albero del pane) - Barbados

Ackee tree  – Barbados | Foto di P.L. Paolini

A sentir loro quest’isola è un luogo felice. Un sistema politico democratico vitale grazie alla forte partecipazione sociale, bassi livelli di criminalità, un tasso di alfabetizzazione superiore al 97%, servizi sanitari e istruzione primaria e secondaria gratuiti, sistema pensionistico efficiente. Possibile? L’uomo davanti a noi sorride, è appena andato in pensione. Ha sessanta anni e ne dimostra venti di meno. Chissà, forse è vero che la vita è dolce a Barbados

Usciamo dal rum shop e proviamo a fare la tara, il popolo bajan ha un forte orgoglio nazionale e non ama parlar male del proprio paese. Ma ogni giardino ha il suo serpente.

Il primo impatto con l’isola ci aveva dato l’impressione di un posto affollato, preda di una incontrollata frenesia edilizia. Nei distretti sudorientali le abitazioni, in cemento oppure in legno, stile chattel house, formano agglomerati senza capo né coda, che spuntano su un territorio dall’aspetto brullo e trascurato. Ma ciò che più disturba è la quantità di cartacce, plastica e rifiuti abbandonati agli angoli delle strade, sui sentieri, sulle spiagge poco frequentate. Colpa delle cattive abitudini dei residenti certo, ma in parte colpa anche delle correnti, che trasportano la spazzatura dei mari da un continente all’altro.

 

freccia rossa Welchman Hall Gully

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