St. Nicholas Abbey

Un viaggio a Barbados

Simon Warren è un ragazzo biondo dallo sguardo un po’ sognante. Ci accompagna a visitare il vecchio mulino e ci mostra le varie fasi del processo di lavorazione dello zucchero. E’ così orgoglioso della distilleria di famiglia che azzarda persino qualche parola in italiano, frugando tra i ricordi di chissà quale viaggio in Europa.

St. Nicholas Abbey Barbados

St. Nicholas Abbey Barbados | Foto di P.L. Paolini

Suo padre, architetto e uomo di spicco dell’alta società barbadiana, ha acquistato St. Nicholas Abbey nel 2006 e ha mantenuto la tradizione del precedente proprietario di aprire al pubblico i cancelli di questa magnifica residenza, risalente nientedimeno che al 1658.

St. Nicholas Abbey Barbados

St. Nicholas Abbey Barbados | Foto di P.L. Paolini

La casa padronale troneggia con la sua facciata bianca a tre frontoni al centro di una proprietà che, tra annessi e connessi, misura circa 160 ettari. All’interno arredi d’epoca originali, quadri, ninnoli e soprammobili, tutto è molto british. Un gatto bianco e nero si intrufola in sala da pranzo, sotto la tavola apparecchiata con ceramiche finissime e cristalli; siamo in un museo ma l’impressione è quella di una casa che vive di vita propria. Un maestoso esemplare di sandbox tree, con il tronco ricoperto di grosse spine, che ci dicono vecchio di quattrocento anni, fa bella mostra di sé nel cortile interno, da cui si accede al giardino di fiori e di erbe. Giardino all’inglese, naturalmente. Macché, qui le aiuole sono disposte secondo una simmetria ben precisa, e questo si direbbe proprio un giardino all’italiana.

St. Nicholas Abbey Barbados

St. Nicholas Abbey Barbados | Foto di P.L. Paolini

 

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