Un viaggio a Barbados
Nel giro di visite ai giardini botanici di Barbados venivano per primi i famosi Andromeda Gardens, quelli creati da Iris Bailey Bannochie, uno dei maggiori esperti di orticoltura tropicale e membro fondatore del Barbados National Trust. L’esperienza era stata sicuramente piacevole, ma di giardini come questi ne avevamo visti tanti in giro per i Tropici.
La Flower Forest, invece, l’avevamo lasciata per ultima. Non sapendo che in mezzo alle colline dello Scotland District si nascondeva un giardino delle meraviglie.
Menti geniali hanno disposto in modo solo apparentemente selvaggio questa rara collezione di piante e fiori esotici, raccolti nei quattro angoli del pianeta, dalle isole del Pacifico all’India, dall’Africa al Sudamerica, dai più sperduti angoli delle foreste malesi alle praterie messicane. Il risultato è un ambiente incantato, unico al mondo: sotto una volta formata da palme reali, frangipani e flamboyant alti venti metri e più, esplodono heliconie e lilium asiatici insieme al vistoso, psichedelico fiore del torch ginger.
Ma ciò che più colpisce è l’ordine nel disordine, l’equilibrio delle forme e la straordinaria armonia cromatica di un ambiente che, malgrado la mano dell’uomo, è pura espressione dell’esuberanza tropicale. Dal Liv’s lookout, dove il sentiero fa un’ampia curva, la vista è di quelle da togliere il fiato: un saliscendi di colline tappezzate di prati e palme, che culminano nei 340 metri del punto più alto dell’isola, chiamato pomposamente Monte Hillaby. Sullo sfondo l’Atlantico maestoso e Long Pond Beach.